Zingarata e raduno Vw di Scandicci 10 maggio 09

Sono già passate due settimane, ma il ricordo è ancora vivo. I giorni 9 e 10 maggio sono trascorsi tutti d’un fiato fra "sarciccie", Volkswagen d’epoca e sana e spensierata compagnia. Tutto inizia sabato 9 maggio con la &qu…


Sono già passate due settimane, ma il ricordo è ancora vivo. I giorni 9 e 10 maggio sono trascorsi tutti d’un fiato fra "sarciccie", Volkswagen d’epoca e sana e spensierata compagnia. Tutto inizia sabato 9 maggio con la "Mostra scambio di auto e moto d’epoca di Firenze" che, come da aspettative si rivela non all’altezza dei più rinomati appuntamenti emiliani e lombardi. Io e la Charlie tuttavia, abbiamo avuto l’occasione di varare la Vespa e raggiungere lo stadio Franchi su 2 ruote. Fra i mezzi interessanti…ovviamente una Vw: una bella Kubelwagen tipo 181.

Arriva il pomeriggio e squilla il telefono. Il buon vecchio Navarido (provenienza Versilia) ragginge Firenze. Prossima tappa: l’officina di Sed, nei pressi di Pontassieve. Tutto quello che si potrebbe sognare in tema di attrezzatura…beh: qui c’è.

L’officina sarà anche il luogo che accoglierà gli ospiti (nessuno sa quanti) per la cena della sera. Mentre iniziano ad arrivare soggetti importanti (Maurizio da Pistoia, Alessandro da un raduno di Mini) io, Nava e Lorenzo ci accingiamo a smotare un cambio da un T2 di provenienza tedesca che il buon Maurizio, poco dopo, si caricherà sul pick-up. Durante lo smontaggio la riprova: lo svitol agisce giusto nel tempo necessario per buttare in fondo una Beck’s :). Tutta l’operazione è stata svolta mentre il muso di uno split (samba 23 vetri) in fase di restauro da parte di Lorenzo ci osservava dall’alto.

Sono le sei ed iniziano ad arrivare gli equipaggi e quindi la forza lavoro (anche femminile): partono i preparativi per la bruschetta ed i barbecue. Approvvigionamento legna, taglio del pane ecc..sono le operazioni che si susseguono in un clima difficile da descrivere a parole: in certe situazioni, per assaporarle appieno, bisogna solo esserci.

E’ sera ed i barbecue hanno fatto il loro bel lavoro: 60 salsicce, 30 bistecche di "maiala" e 6 pezzi di rosticciana hanno trovato la loro fine sulle graticole alimentate da 5 sacchi di carbone. La damigiana da 25 litri di Chianti e le birre hanno fatto il resto: la tavola applaude, ma i primi disturbi sono evidenti tanto che con il Nava arriviamo a fantasticare una discesa di bob a 2.

Lascio l’officina alle 2 ed il rendez-vous è di li a poche ore in Piazza del mercato a Scandicci, ritrovo del raduno. Le donne si truccano…e quando arriviamo la piazza è già gremita di macchine (alla fine saranno 102 gli equipaggi). presenti anche il Train con consorte a bordo di un bel Kombi, miss Silvia e la sua fascinosa Karmann, Matteo ed il Bonfo (presenti anche alla cena della sera prima) ed il Top che a mio avviso, è arrivato con il Best in Show: il Duve (Splitbug del 1950 from Svezia).

Alle 11.30 facciamo un giro per le colline di Scandicci. Perfetta l’organizzazione del Registro Italiano Volkswagen a cui vanno tutti i ringraziamenti del caso, così come all’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo che, con i loro rappresentanti – molti over 70 ๐Ÿ™‚ – presidiava tutti gli incroci consentendo così alla colonna di non essere interrotta da "lamiere moderne".

Rientrati in piazza, parte il pranzo secondo il detto: "dove c’è Old Clan, c’è casa".

Ercole, durante un sopralluogo nel vicino mercato, trova i Negrettini della Bulgari: come mangiare polistirolo ricoperto di cioccolato. Saranno stati 20 anni che non li rivedevo dal vivo.

 

 Dopo pranzo, un giro fra i mezzi, dove facevano bella mostra di sé, fra gli altri:

 un bel T1 all. devon manipolato da Billabong

la Karmann di Silvia

un Bug del ’63 + sci d’epoca (staff RIVW)

Tipo 3 fastback

Sono le 17 ed il raduno si avvia al termine: faccio anche in tempo a vincere una sacca firmata registro Italiano Volkswagen. D’obbligo i ringraziamenti, i saluti e i complimenti per le macchine ai loro proprietari; il mio T2 panel se paragonato ai mezzi presenti, fa cacare…ma è mio e quindi son contento, rassicurato anche da questo scatto di Carlotta che ritrae la "speranza nel futuro" 

un Westy speciale

E se Massimo da Torino ci aveva fatto il regalo di Natale con la sua operazione di stickeraggio e relativo scatto, possiamo dire che il 2009,…


E se Massimo da Torino ci aveva fatto il regalo di Natale con la sua operazione di stickeraggio e relativo scatto, possiamo dire che il 2009, in tema di avvistamenti VW, non è certo iniziato male…anzi!
Il "lucertolone" ritratto accanto è nato a Firenze…e, fortunatamente, a Firenze è cresciuto e rimasto, coccolato dalle sapienti mani di un soggettone che ho avuto modo di conoscere di persona (purtroppo) soltanto oggi pomeriggio.
Con Lorenzo ho avuto il primo contatto via mail e telefono circa l’estate scorsa. Ovvio e scontato l’argomento oggetto del contatto: un Vw e più precisamente un Kombi del ’64 che, detto sinceramente, spero di non dargli mai [:-)].
Da cosa nasce cosa e quindi non bastano mesi di silenzio per dimenticare una telefonata, soprattutto se di mezzo ci si mettono nuove amicizie ed i nostri adesivi.
Uno di questi, facente parte della spedizione di Massimo (abitante a Torino), ha sentito troppa nostalgia di casa tanto da ritornare a Firenze per abbellire l’affascinante sedere del T2 Westfalia di Lorenzo.
Alla notizia…troppa la gioia per non presentarmi ufficialmente al suo cospetto per portare gli omaggi del clan RWT.
Nella speranza di vedere il nostro logo su altri suoi mezzi (e vi risparmio quali sono perchè altrimenti andate a chiudervi in bagno senza pornazzo) mi consolo sapendo che anche un farmacista come lui, pur conoscendo posologie, principi attivi e malattie, non ha ancora trovato la medicina giusta contro "l’attrazione da bussolo", vera e propria piaga di cui siamo portatori sani ed orgogliosi.
Lorenzo è acquisito, e raccomanda a chiunque di seguire le dosi consigliate. Di tutto, tranne che di gas..quello va dato a dritto ๐Ÿ™‚

che bello il lunedรฌ

Potrebbe sembrare un’eresia, visto che solitamente il primo giorno dopo il fine settimana si rivela quasi sempre un disastro. Esistono però le eccezioni.
 2 settimane. 2 lunedì. Questo il tempo sufficiente ad avere ennesi…

Potrebbe sembrare un’eresia, visto che solitamente il primo giorno dopo il fine settimana si rivela quasi sempre un disastro. Esistono però le eccezioni.

 2 settimane. 2 lunedì. Questo il tempo sufficiente ad avere ennesima conferma che le persone hanno necessità di vivere le proprie passioni ed i propri interessi siano questi di qualsiasi natura: sportivi, ludici, musicali, ecc…  I veicoli d’epoca costituiscono un altro “mondo parallelo” che spesso accomuna le più diverse personalità che, durante le 6 (per chi ha culo), le 8 o 10 ore lavorative  “vestono” cravatta e completo gessato, premono tasti, piastrellano, costruiscono e via e via; ma se l’abito non fa il monaco, la VESPA fa la felicità. Di molti. Nel Mondo.

 

E’ questo un po’ il riassunto della vita del Vespa Club Firenze a cui ho avuto modo di avvicinarmi dopo la “riesumazione” del vecchio PX dello zio…ed è in questo speciale garage che impartisce lezioni di tecnica e di stile “il Presidente”, possessore di non so quanti mezzi made in Pontedera e non solo,  fra i quali spicca senz’altro uno dei primi modelli di APE (che assomiglia più ad una vera e propria Vespa con 3 ruote). A conferma di quanto detto, ieri sera si è presentato cavalcando una Vespa 125 Primavera ET3 in tenuta giallo-rosso, senza parafango davanti, senza ghiera blocchetto accensione (tenuta, però in tasca della giacca), senza permesso per la circolazione, ma con tanto fango guadagnato sul campo dell’ Elefantentreffen che, nel 2008, ha raggiunto la sua 52° edizione. Giulio riferisce che per l’imminente raduno (al quale ha partecipato per 14 anni con diverse moto) anche quest’anno la vespina si cambierà le scarpe, sostituendo l’educato “tassellato” posteriore con un copertone chiodato a prova di ghiaccio, rigorosamente fatto su misura.

Nell’attesa di uno scatto tedesco, l’accoppiata “superuomo-supermezzo” ieri sera si presentava così.

 

 

 Per Lorenzo: mi sa che per una promozione a lavoro…sei obbligato a Vespizzarti ๐Ÿ™‚ – [info maggiori in ufficio]

L’altro classico “toscano” …

Sto partendo per Torino dove un corso crediti della durata di 3 giorni mi attende inesorabile (sai che piaghe…). Mi attendono anche dei simpatici colleghi letteralmente "malati" dei famosi cantucci alle mandorle originari di Prato che, graz…


Sto partendo per Torino dove un corso crediti della durata di 3 giorni mi attende inesorabile (sai che piaghe…). Mi attendono anche dei simpatici colleghi letteralmente "malati" dei famosi cantucci alle mandorle originari di Prato che, grazie a mia mamma, riusciranno ad assaggiare per una volta hand-made (vi assicuro che non hanno niente da invidiare alla conosciutissima "mattonella").

Qui sotto un breve report della serata culinaria di ieri sera che ha permesso di realizzare in circa 40 minuti quasi 1 Kg di cantuccini. Si parte per praticità dalla ricetta:

– 500 gr. farina bianca / 500 gr. di zucchero / 250 gr. di mandorle non pelate / 3 uova intere + 2 tuorli / 1 bustina di lievito in polvere / sale

Mettere la farina a fontana nel centro di una ciotola e aggiungere lo zucchero, le 2 uova intere, i 2 tuorli il lievito ed il sale (un pizzico). Si lavora il tutto aggiungendo le mandorle ed ottenuto l’impasto si infarina un tagliere dove andremo a formare i "filoncini".

La quantità di ingredienti consente di realizzare 3-4 parti; con un mestolo ne preparerete uno alla volta che, lavorato sulla farina, non si attaccherà.

Messo il forno alla temperatura di 175°, si distende sulla teglia della carta da forno sulla quale si vanno ad adagiare i filoncini ottenuti, avendo cura di distanziarli 5cm l’uno dall’altro:

in quanto (cuocendo) si dilatano leggermente…

Rossella (mia mamma ndr) non spennella l’impasto con l’uovo prima di infornarlo (e secondo me fa bene…). Appena sfornati (quindi caldi) tagliare i filoncini in sezione obliqua…

e distenderli su un piatto capiente per il raffreddamento…

Una volta freddi, un buon bicchiere di Vin Santo secco e via… (come direbbe Bobo).

Tassativo: dimenticatevi creme al mascarpone, mousse ed altre cazzate del genere con cui accompagnare i biscotti. Secondo, ma non meno importante, dimenticate i cantucci "al cioccolato": sono da "turista" e di tradizione pratese non vi trasmetteranno niente.

Aloha

Non solo Wurstel

Pur vivendo agli antipodi del calcio (non ho mai giocato a pallone neanche da giovane), ultimamente mi sto sentendo più vicino alla Fiorentina principalmente per due motivi:
– è impagabile vedere la partita a casa di "di Renzin…

Pur vivendo agli antipodi del calcio (non ho mai giocato a pallone neanche da giovane), ultimamente mi sto sentendo più vicino alla Fiorentina principalmente per due motivi:

– è impagabile vedere la partita a casa di "di Renzino" (papà di Matteo, ndr qui il link)

– per il menù offerto ai tifosi ospiti dalla società che, per nostro onore, trova spazio anche su un’importante testata giornalistica sportiva.

Speriamo che la Ribollita offerta ai tedeschi del Bayern sia stata preparata con un soffritto più digeribile dell’ 1 a 1.

 

 

Notturno Bus

Il titolo del post prende spunto dal film che è uscito nel 2007 e che vedeva come protagonista, fra gli altri, anche Valerio Mastrandrea come conducente di autobus di linea nel bel mezzo di una città(http://www.notturnobus.com/home_nottur…


Il titolo del post prende spunto dal film che è uscito nel 2007 e che vedeva come protagonista, fra gli altri, anche Valerio Mastrandrea come conducente di autobus di linea nel bel mezzo di una città(http://www.notturnobus.com/home_notturnobus.html).

Io il film non l’ho visto e non saprei quindi se consigliarvelo o meno.

So che ieri sono stato con papà a prendere il nuovo arrivo (una Vespa PX 150 E del 1983) per il quale prima di tutto devo uno speciale ringraziamento a mio zio che, dopo anni di inutilizzo, mi ha dato modo di metterci su le mani.

Per il trasporto è stato scelto il mio fedele T2 panel che ultimamente ha subito un "trattamento al ribasso" anche sul posteriore.

Con una macchina fotografica dietro, un bus, un lampione sul parcheggio di casa di Lorenzo è venuto fuori questo angolo. Che a me … piace.

subject: BagonGHI un pò + low
where: parcheggio sopra casa
light set: il lampione del comune
the camera: Canon Eos 400D – (iso 1600 no flash al servo)
the shooter: io

 

Arriva l’inverno…

In attesa del freddo tutte le specie animali e vegetali si preparano ad accogliere la nuova stagione. C’è chi si ingrassa (aspetto che riguarderà i partecipanti del II Tortello day nel Mugello il prossimo 9 novembre,maggiori info a breve)…

In attesa del freddo tutte le specie animali e vegetali si preparano ad accogliere la nuova stagione. C’è chi si ingrassa (aspetto che riguarderà i partecipanti del II Tortello day nel Mugello il prossimo 9 novembre,maggiori info a breve) per far fronte alle rigide temperature, c’è chi va in letargo, chi viene messo in serra, chi compra lo skipass, chi cambia tavola e chi completo…
In secondo luogo l’inverno è una stagione da coinsiderare particolare anche per i nostri mezzi di locomozione. L’accensione della vettura al freddo è sempre stato un aspetto delicato della vita del motore e perchè questa avvenga nel miglior modo possibile, è necessario che lo stato ed i livelli dell’olio siano sempre ok. Soprattutto nei motori un pò datati, come quello che equipaggia il Bug del nostro amico ed organizzatore di eventi viaggio-gastronomici Filippo che, in copia con la prode Elena, non smette mai di stupire.
Ecco come questi due neo-imprenditori (giustiniclzature e capirete perchè) si stanno preparando all’inverno in compagnia del loro 4 cilindri aircooled Vw…


Gli sci non saranno in carbonio, ma è certo che adesso arricchiscono un mezzo storico di un qualcosa di ancora più speciale.

Ebbrav…

Carver’s Bug

Il nostro cinghiale è stato vittima di un nuovo stickeraggio su un bel maggiolino del ’63 ad opera di Carver, un grande amico di Chieti che ci regala questo shot:

Il nostro cinghiale è stato vittima di un nuovo stickeraggio su un bel maggiolino del ’63 ad opera di Carver, un grande amico di Chieti che ci regala questo shot:

Fate un giro nel garage aperto da questo disgraziato e dai suoi compari adriatici: il Bugsgarage. Per il nostro "trademark" è un onore posare accanto a adesivi di importanza internazionale nei campi di personal computer e skate shoes, senza tralasciare quello che riporta ad uno dei più seguiti raduni italiani per mezzi Volkswagen raffreddati ad aria: il Volks n’ Roll 

Stay tuned on RWT

P-P-R Puro Punk R(WT)rock

Mesi di pranzi consumati in una splendida gastronoimia di Firenze mi hanno portato a conoscere uno strano tipo che lì lavora: lo chiameremo il sig. Lapo. Un giorno gli portai un nostro sticker e poco dopo mi disse che lo stesso adesivo era assai…

Mesi di pranzi consumati in una splendida gastronoimia di Firenze mi hanno portato a conoscere uno strano tipo che lì lavora: lo chiameremo il sig. Lapo. Un giorno gli portai un nostro sticker e poco dopo mi disse che lo stesso adesivo era assai piaciuto a suo fratello che non conoscevo. Nessun problema: anche lui avrà un nostro adesivo gli dissi. E così fu. Il tempo passava ed invani risultavano i tentativi di mettermi in contatto con questo "famigerato cantante di gruppo punk rock" visto che in ogni occasione Lapo o sbagliava a darmi l’indirizzo mail oppure chiamava telefoni irrintracciabili. Sempre la stessa musica…fino a stasera quando, dopo essermi loggato al maispeis, trovo la richiesta di amicizia di un certo Dr. Matteggs. Quasi non ci credevo, quasi avevo perso le speranze! Il sig. Lapo  aveva fatto il miracolo e galeotto è risultato il pranzo di ieri consumato in fretta e furia nella sua gastronomia dove, anche se fra tanta gente di fretta, c’è sempre tempo per la "cazzata" da asporto :-). Quindi ecco a voi i the Eggs di cui Dr Matteggs è un esponente: puro punk rock da più di 10 anni. base di partenza Firenze. Destinazione: senza frontiere. Sono 4 elementi: 2 chitarre, 1 basso, 1 batteria e…1 adesivo: il nostro.


Un onore pubblicare l’immagine. Un piacere sarà sentirli suonare dal vivo.
Per adesso ringrazio … il sig. Lapo per primo ๐Ÿ™‚

Ancora da Skipass

Io ho raggiunto Modena domenica con Alle, Lore e Jack ed è stato più difficile trovarsi rispetto a raggiungere la fiera e parcheggiare, vista la presenza del tagliando AUTORITA sfoderato da Alle ed i ticket omaggio di Cil… :-). Ent…

Io ho raggiunto Modena domenica con Alle, Lore e Jack ed è stato più difficile trovarsi rispetto a raggiungere la fiera e parcheggiare, vista la presenza del tagliando AUTORITA sfoderato da Alle ed i ticket omaggio di Cil… :-). Entrare e non pagare è stata la prima soddisfazione ahah. Per il resto Skipass è stata per me l’occasione di salutare tutti i ceffi (o gran parte di loro) che quest’inverno popoleranno la montagna da me meno praticata…è sempre bello ritrovarsi. Lo stand AR nel bel mezzo del corridoio ha fatto il resto …. Il telefono mi sta pian piano abbandonando e parte delle foto fatte non le ha salvate. Fatto sta che sono riuscito ad immortalare il "best in show" della giornata:

La svolta del pomeriggio è stato l’ indoboard di Cil dove ci siamo sentiti tutti un pò a nostro agio…sicuramente contro le iniziali aspettative…Andando nell’area esterna ho, però capito come mai Lore era più avanti di tutti…aveva fatto uso della pozione preparata con maestria da un certo stand; ingredienti: sciolina fusa, calzini dopo session estiva a Deux Alpes, antigelo e vin brulé. Ecco a voi il calderone della bomba bello fumante:

Che dire…gran giornata, rifinita anche dall’effetto "montagne russe" dovuto alle frenate di Alee in prossimità degli autovelox del tratto appennico…direi che è l’ora di farti un satellitare ๐Ÿ™‚