Ci sono occasioni, come quella che sto per raccontare, in cui quasi ci si vergogna di vivere in una città che è un museo a cielo aperto, dove il turista resta a bocca aperta ma spesso non riceve l’ospitalità che si meriterebbe
Domenica scorsa io e alcuni amici venuti a Firenze nel weekend per il concerto reunion dei Litfiba (gran concerto con un Mandela Forum bello carico) ci trovavamo in centro: spinti dalla fame, abbiamo deciso di pranzare allo Yellow Bar…
Sì… lo so, è un posto parecchio turistico, volevamo provare la Caffetteria delle Oblate ma era chiuso, sicché abbiamo ripiegato sullo Yellow
Un’amica deve seguire una dieta e chiede se si può dare un altro po’ di colore alla caprese con l’aggiunta di insalata verde… l’operazione è talmente complessa che le viene risposto che non si può fare, lei decide quindi per una classica pasta in bianco, e aggiunge: "Scommettiamo che me la fanno pagare anche cara?"
Scommessa vinta quando riceviamo il conto, spaghetti in bianco 7.50 euro, roba da guinness: quando andiamo alla cassa decidiamo di farlo notare, ci viene risposto che sono tutti prezzi preimpostati, che chi fa il conto non sa cosa abbiamo ordinato… Suona molto di "supercazzola", d’altra parte Amici Miei è ambientato a Firenze, ma otteniamo un risicato sconto di 2 euro, più o meno
Si allega lo scontrino, sperando che almeno sia fiscale…
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