C’è qualcuno che magari diventa pure famoso!!! Idoli
snowboard, surf, cucina freestyle
C’è qualcuno che magari diventa pure famoso!!! Idoli
Amanda era stata nostra ospite al Cimone qualche anno fa: ne avevamo perso le tracce, ma con la complicità di facebook abbiamo scoperto che si è trasferita in California e ora produce una sua linea di abbigliamento tecnico (di ispirazione vintage) per il surf.
Il sito ufficiale contiene anche uno store e un blog con tante belle foto di surf(iste)
Su facebook la trovate qui.
🙂
E’ da un po’ di tempo che non scriviamo, l’occasione ce la offre Innodb con l’ennesima perla: ecco il suo modo di dire “ho un sacco di lavoro da fare”…
“C’ho da fare più di quello che morì di notte”
Servono spiegazioni? 🙂
Sarà stato piacevole?… 🙂
Pare sia stato un inverno corto, questo, e Any Day Snowboard lo sintetizza con questo video: la parte di Harry in fresca vale la visione!
Qualche foto “rubata” dai profili facebook dei nostri amici: le abbondanti nevicate di questi giorni sono il giusto premio per una stagione abbastanza avara di neve, almeno fino a fine gennaio 🙂
E che nessuno mi chieda i crediti, buhaioli!
Ho trovato molto bello e suggestivo questo video pubblicato da “Il Post“, cito testualmente:
“Alcuni surfisti (e il mare stesso) generano bellissime onde bioluminescenti sulla costa di San Diego agitando una colonia di fitoplankton Lingulodinium polyedrum (un tipo di alga), che reagisce chimicamente producendo brevi lampi di luce blu.”
link alla pagina originale: http://www.ilpost.it/2011/10/03/le-alghe-fosforescenti-che-illuminano-le-onde/
In tema di amicizia, e di surf, vale la pena ricordare questa frase resa celebre dal mitico “Un mercoledì da leoni” di John Milius: nella scena lo shaper Bear si rivolge al surfer Matt con queste parole
“Un amico serve quando hai torto. Quando hai ragione non ti serve a niente.”
Non c’entra nulla con le altre “parole dal passato”, che per noi erano soprattutto modi di dire fiorentini, però ci sta bene lo stesso 😉
La locandina del film
Prima di tutto, i crediti del titolo del post vanno a Stefano “18k”, che pensava ad una applicazione che registra le prestazioni sessuali 🙂
Vanno molto di moda queste app con cui puoi tracciare con il gps i tuoi allenamenti, mi vengono in mente Endomondo, o Runtastic: decido quindi di provare questa innovazione tennologiha
La prima uscita è un successo, anche se devo ammettere che è un po’ scomodo correre con il Blackberry in mano, mi devo procurare una di quelle fighissime custodie da braccio: e poi se vuoi puoi condividere i tuoi risultati con gli amici, e fare a gara con loro a chi va più forte, a chi consuma più calorie, a chi ce l’ha più lunga… la durata
A me naturalmente tutto questo non interessa 😉
Alla seconda uscita, “il dramma”: dopo circa 3km mi accorgo che l’applicazione ha smesso di registrare il percorso: e ora che ci faccio con questo coso in mano? La tentazione scagliarlo lontano con un bel lancio è forte, oppure di smettere di correre …
Alla fine concludo con 37 minuti di corsa, sudatissimi, ma il percorso registrato è proprio poco, chissà cosa direbbero i miei amici di Endomondo (se condividessi i risultati)
Decido di eliminare questa prestazione dai risultati, mi rovinerebbe la media: sono già vittima della mania?…