in Livigno We Trust!

Ed ora, come sempre, qualche sketch da veri ribolliti in trasferta a LivignoLa cabinovia del Carosello 3000 è divisa in 2 tronconi, convinto che tra il primo e il secondo si dovesse scendere, scendiamo e usciamo dalla stazione di arrivo: rientra…

Ed ora, come sempre, qualche sketch da veri ribolliti in trasferta a Livigno

La cabinovia del Carosello 3000 è divisa in 2 tronconi, convinto che tra il primo e il secondo si dovesse scendere, scendiamo e usciamo dalla stazione di arrivo: rientrando notiamo che le cabine che entravano erano le stesse, e la numero 114 era lì che ci veniva incontro (potevamo restare comodamente seduti…)
Ad un certo punto, panico, ho lasciato lo zaino lì sopra! Per fortuna lo riprendo tra lo stupore dei nuovi occupanti della cabina…

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La strada che abbiamo percorso per andare e tornare prevedeva l’ingresso in Svizzera (e il transito a peso d’oro nel tunnel Munt la Schera, 30 euro per 3 km a senso unico alternato) per cui ci siamo imbattuti più volte nel controllo doganale: tutto ok all’andata, ma al ritorno…

Dogana 1, dall’Italia alla Svizzera:

l’ufficiale di frontiera ci dice che deve fare un controllo valutario, ci chiede quanti soldi abbiamo con noi e se abbiamo assegni:
Fede: "Io ho 7 euro"
Io, aprendo il portafoglio: "Io ho questi" (saranno stati sì e no 40 euro)
Il finanziere: "Niente altro? assegni…"
Rispondiamo mestamente di no…

(eh se sperano di trovare degli esportatori di valuta con noi stanno freschi…)

Dogana 2, dalla Svizzera all’Italia

Finanziere: "Buona sera… documenti per favore, da dove venite?"
Noi: "Da Livigno"
F:  "Ah.. Livigno, avete fatto acquisti?"
N: "Sì, ma solo le cose consentite"
F: "Certo certo, dicono tutti così… avete comprato abbigliamento, materiale elettronico?"
N: "No…"
F: "Va bene, andate pure"

(Non era convintissimo, ma non aveva neanche la voglia di farci smontare tutto il bagagliaio a noi poveracci)

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Livigno, quando come e perché

Non ero mai stato a Livigno, un po’ di amici che ci erano andati anni addietro mi avevano fatto venire la curiosità di come fosse il fine stagione in questa località, ecco un po’ di buoni motivi per andarci:- Diciamo che se hai avuto una …

Non ero mai stato a Livigno, un po’ di amici che ci erano andati anni addietro mi avevano fatto venire la curiosità di come fosse il fine stagione in questa località, ecco un po’ di buoni motivi per andarci:

– Diciamo che se hai avuto una stagione invernale un po’ "travagliata" e hai ancora voglia di neve, qui puoi trovarne tanta, e di buona qualità anche ad aprile inoltrato: le offerte skipass-free rendono questo periodo ancora più invitante

– Nota climatica: sono stati cinque giorni freschi, variabili e soleggiati, clima secco e senza vento, e appena si rannuvolava, cadeva qualche fiocco di neve 🙂

– Snowpark Mottolino: ormai si sa che è uno dei migliori a livello europeo, contiene strutture per tutti ed è comodamente servito da una veloce seggiovia quadriposto; per chi, come me, è abituato all’Appennino direi "Sogni mostruosamente proibiti"

– Il paese è molto carino, con qualche profumeria e duty free in meno lo sarebbe stato molto di più: sul lato Carosello 3000 ci sono dei bar con terrazza che sembrano quasi stabilimenti balneari (in aprile chiaramente): sembra un… "lungoneve"

– Con 37 euro ho fatto il pieno alla macchina (il gasolio costa 0,789 euro)

– Lungo il tragitto ti fermi a mangiare e bere alla Forst, e a Glorenza, un borgo medievale che ci ricordava la Frittole di "non ci resta che piangere" 🙂

– Puoi sapere che Dario Cologna è l’idolo locale della Val Müstair dopo che ha vinto l’oro nel fondo (15km tecnica libera) a Vancouver 2010

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