Che la TV influenzi ormai il linguaggio comune, è un dato di fatto: in particolare c’è uno spot della Mastercard che sembra aver inciso più di altri nei modi di dire…
Non me ne vogliano i miei contatti facebook, ma ho raccolto un po’ di “aggiornamenti di stato”, tra i più significativi:
– Il lunedì mattina al park non ha prezzo
– Passare la prima domenica di primavera a letto con la febbre non ha prezzo
– La neve di lunedì a fine marzo non ha prezzo
– Stendere i panni con la musica di sottofondo non ha prezzo
– Un Gaviscon dopo la Guinness… non ha prezzo
– Prendere il sole in giardino mentre sistemo le piante… non ha prezzo
– Mangiare una schiacciatina coi 5e5 e le melanzane non ha prezzo…
– Dormire tutta pasquetta non ha prezzo
– Svegliarsi la mattina senza sapere dov’è la macchina ,con due pollicini rotti e ricordi annebbiati del giorno prima non ha prezzo
– Rivedere la vittoria del teresina del 2007 non ha prezzo
– Rotella di finalcut appena sveglio non ha prezzo
– Divorare un enorme panino al salame il primo giorno di dieta non ha prezzo
Viene quasi da chiedersi: “c’è rimasto qualcosa che ha un prezzo?” 🙂