Torta al cioccolato (by Veronika)

e come promesso, Veronika ci manda la sua ricetta per delle piccole tortine al cioccolato, dalla foto sembrano dei muffins ma aspettiamo conferma dalla nostra amica rider…ingredienti:200g farina 150g zucchero di canna 4 cucchiai di cacao amaro in pol…

e come promesso, Veronika ci manda la sua ricetta per delle piccole tortine al cioccolato, dalla foto sembrano dei muffins ma aspettiamo conferma dalla nostra amica rider…

ingredienti:

200g farina
150g zucchero di canna
4 cucchiai di cacao amaro in polvere
1 cucchiaio di lievito per dolci
90g di nocciole tostate tritate
1 presina di sale
300g di latte intero
150ml di olio di girasole
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
la scorza di un’arancia grattugiata
Nutella o altra crema di cacao e nocciole oppure cioccolato

preparazione:

Mettete a preriscaldare il forno a 180 gradi. Setacciate la farina con il lievito e il cacao. Mettete tutti gli ingredienti nel mixer e lasciatelo andare finchè si saranno amalgamati.
Riempite ogni singolo stampino da muffin con un cucchiaio del composto. Aggiungete ad ogni stampino un cucchiaino di crema o un quadratino di cioccolato. Completate l’operazione aggiungendo ad ogni stampino ancora un cucchiaio del composto.
Tutto l’ambaradan dovrebbe riempire 10 stampini.
Il tutto sta in forno tra i 40 e i 45 minuti.

Veronika usa servirle su una bella tavola Burton Custom, poteva essere altrimenti? 😉

Involtini di filetti di sogliola gratinati

Ok, ancora non è venerdi (giorno solitamente dedito al baccalà), ma stasera quello che considero il mio opportuno regime alimentare mi portava a consumare pesce. Arrivato a casa dopo una stressante giornata  lavorativa e successivo a…

Ok, ancora non è venerdi (giorno solitamente dedito al baccalà), ma stasera quello che considero il mio opportuno regime alimentare mi portava a consumare pesce. Arrivato a casa dopo una stressante giornata  lavorativa e successivo allenamento in palestra, vedevo "i mostri" dalla fame che desiderava essere soddisfatta sia dall’aspetto quantitativo che dal lato appetitoso della portata. Sapevo di avere  alcuni tipi di pesce in freezer e per il viaggio  di ritorno  ho immaginato un trancio di spada  agli aromi, dello smeriglio al cartoccio e, spostandomi in acque dolci, della trota salmonata al finocchio. La libidine era ai massimi: parcheggio lo scooter, corro in casa, non mi tolgo neanche la cravatta, apro il congelatore ad occhi chiusi tanto ero sicuro che alla sua apertura avrei trovato qualcosa di quello fino al momento già mangiato con il pensiero…invece:filetti di platessa, e niente altro. Già, sogliole. Il pesce più "antifica" (non me ne vogliano le signorine) che esista. Il ricordo di averla mangiata per anni da piccolo cucinata dal nonno "al piatto" con prezzemolo e niente altro, oppure nei giorni successivi a quelli in cui lo stomaco non ha funzionato un granchè bene, agghiacciante: la mia cena era già finita prima ancora di cominciare. Necessario era un colpo di coda. Meno male, rovistando, sono venute fuori anche delle code di gambero (non conosciuta è la loro data di congelamento) ed una piccola seppia. Ecco che mi tornava in mente un qualcosa che preparai un giorno al mare, a casa Pedro; quindi un rapido controllo dell’effettiva presenza di tutti gli ingredienti e via…partiva l’operazione "diamo un sorriso ad un pesce spento". Nella speranza che abbiate tutti un forno, delle sogliole alle quali far vivere una seconda giovinezza, la voglia di provare…
Ingredienti (calcolo quelli per 4 persone):
3 sogliole da 300gr l’una, 6 code di gamberi, 1 seppia media, 1 cucchiaio di capperi, prezzemolo,1 spicchio d’aglio, 1 bicchiere di vino bianco, olio di oliva, pan grattato.
Preparazione:
Preparare i filetti di sogliola (se congelati, decongelarli sotto acqua calda), tritare finemente i gamberi la seppia, i capperi, un po’ di prezzemolo e una parte di aglio, disporre il battuto nei filetti , arrotolarli e legarli con uno spago. In una teglia da forno far rosolare il resto di aglio con il prezzemolo e olio unirvi gli involtini leggermente infarinati rosolare delicatamente e bagnare con il vino cuocere per circa 10-15 minuti sul fuoco, quando il vino si sarà ridotto cospargete con una spolverata di pane grattato e gratinate in forno (il grill va ok) fino a doratura.
Ci vogliono 45 min circa…sono parecchi quando si ha fame, ma meglio attendere la "soddisfazione" in ritardo che viversi la "tristezza" in anticipo. 🙂
Giusto per avere un’idea…a fianco c’è uno scatto di quello che potrebbe essere.
Buona cena

24/12 a tavola: Spezzatino di rana pescatrice e riso alla curcuma

Ci avviciniamo alle feste di Natale anche se osservando le strade del centro di Firenze sembra sia Natale da 2 mesi, comunque…Per noi che amiamo la neve e popoliamo l’Appennino questo sarà forse un Natale meno bianco del solito (anche se anc…

Ci avviciniamo alle feste di Natale anche se osservando le strade del centro di Firenze sembra sia Natale da 2 mesi, comunque…Per noi che amiamo la neve e popoliamo l’Appennino questo sarà forse un Natale meno bianco del solito (anche se ancora incrociamo le dita…), comunque, neve o no, il 24 dicembre "l’è vigilia" (come direbbe mia nonna), e quindi il protagonista delle nostre tavole sarà sicuramente il pesce. Non mi soffermo sul ricordare le innumerevoli qualità benefiche di questo alimento (soprattutto di quelle specie comunemente definite come pesce azzurro, ricche di Omega 3 e meno "grasse" ) e passo subito a presentarvi una ricetta che ho realizzato immaginando un cerchio…quasi a rappresentare un viaggio intorno al Mondo. I sapori si contrappongono, unendosi, agli odori. Pensa: solitamente ti infastidisce l’odore del pesce, ma adori il suo sapore una volta cucinato…e poi, mai ti metteresti a mangiare la scorza di un’arancia limitandoti ad apprezzarne l’odore quando, sbucciandola, si generano quelle piccole gocce che all’asilo dirigevi negli occhi del compagno che ti stava sul culo (e chi non l’ha fatto… :-]). Io ho provato ad unire questi due aspetti in chiave leggermente medio-orientale e se ci sono riuscito ringrazio una spezia come la curcuma. Per chi volesse provare, segue ricetta in dettaglio, preceduta da un bel ritratto della protagonista in vacanza al mare.

Ingredienti (4 persone):

800 g di coda di rana pescatrice (coda di rospo), 200 g di riso thai, 1 cipolla, 2 pomodori, 1 arancia, 1 limone, 1 radice di zenzero non troppo grande, prezzemolo, farina, tabasco, 1 bicchiere di vino bianco, curcuma in polvere, olio di oliva, sale, pepe.

Preparazione:

lavate bene la coda di rospo, pulitela della pelle e tagliatela a cubetti ed infarinateli leggermente. Tritate la cipolla e fatela insaporire in un tegame con due cucchiai d’olio, mettete il pesce e fate cuocere per un paio di minuti a fuoco vivo. Aggiungete il vino bianco e lasciate evaporare. Tagliate le bucce d’arancia e limone a julienne, come lo zenzero…aggiungetele al pesce insieme ad alcune gocce di tabasco, sale e pepe. Lasciate cuocere per 8-10 minuti a seconda di quanto avete fatto piccoli i cubetti di pesce. A fine cottura aggiungete il pomodoro spellato, privato dei semi e tagliato a cubetti ed il prezzemolo tritato.

Per il riso: versatelo in una pentola, copritelo di acqua fredda, aggiungete sale e la curcuma in modo che l’acqua diventi molto gialla. Coprite e fate cuocere per 15 minuti [x il thai a volte 13 min bastano, è ricco di amido :-)]. Sgocciolate il riso, disponetelo ben sgranato sul piatto di portata e servitelo con spezzatino ben caldo….ancora prezzemolo tritato e pepe fresco se vi piace.

Accompagnate con Fiano d’Avellino D.o.c. e ringraziate Carlo Ravenna (www.carloravenna.com) per la bella foto

I migliori auguri – – –

il Piatto Dei Rider

La ricetta della ribollita la possiamo trovare in più versioni: eccone una Ingredienti: fagioli cannellini (freschi o secchi non cambia) 1 mazzo di cavolo nero 1 cavolo verzotto 1-2 cipolle 3 spicchi di aglio + a piacere altri per la cottura dei…

La ricetta della ribollita la possiamo trovare in più versioni: eccone una
Ingredienti:
fagioli cannellini (freschi o secchi non cambia)
1 mazzo di cavolo nero
1 cavolo verzotto
1-2 cipolle
3 spicchi di aglio + a piacere altri per la cottura dei fagioli
5 gambi di sedano
5 carote
3 patate di media grandezza
2 porri
prezzemolo
1 vasetto di conserva di pomodoro o passata
olio evo, sale, pepe
1 mazzolino abbondante di pepolino (pepolino=timo se lo trovate fresco meglio, altrimenti quello secco in vasetto, allora ne usate il vasetto intero)
pane nero (integrale) cotto a legna raffermo
Preparazione:
Mettere a bollire a fuoco bassissimo i fagioli con sale e abbondantissima acqua fredda (ci servirà dopo per completare la minestra). Questa cottura possiamo farla anche la sera prima, anzi è meglio.
Preparare un trito abbondante di 1-2 cipolle, 3 spicchi d’aglio, 2 carote, 2 coste di sedano, prezzemolo e farlo rosolare in abbondante olio.
Quando è rosolato aggiungere la conserva di pomodoro e rimestare un po’.
Aggiungere i due tipi di cavolo tagliati a striscioline (levare dal cavolo nero le coste dure), i 2 porri a rondelle, le 3 patate a dadini, ancora sedano (3 coste) e 3 carote a dadini.
Aggiungere il pepolino. Se lo avete fresco è bene legarlo con un filo da cucina in modo che una volta cotta la minestra si possano levare comodamente i rametti che si saranno spogliati delle foglioline. Condire con sale e pepe, aggiungere l’acqua dei fagioli e se non basta anche altra acqua tanta quasi a coprire le verdure.
Far bollire lentamente per un’ora e mezza-due ore, se si asciugasse troppo aggiungere altra acqua calda. E’ bene non aggiungere molta acqua subito perché la consistenza finale non deve essere molto liquida. Intanto passare al mixer circa 2/3 dei fagioli e lasciare interi gli altri.
A fine cottura si aggiunge il passato di fagioli e si rimesta bene.
A questo punto la nostra ribollita è quasi finita…
Tagliare il pane a fette non più alte di mezzo centimetro, levare il mazzetto di pepolino ormai spoglio delle foglioline. E ora andiamo a "costruirla".
In un altro tegame si mette un po’ di minestra di verdura, uno strato di pane, altro strato di minestra (abbondante), un po’ di fagioli interi che si erano lasciati da parte e continuiamo così a strati. Finiamo chiaramente con minestra e fagioli. Lasciare da parte un pò di brodo di verdura che ci potrebbe servire per allungarla dopo nel caso che asciugasse troppo. Lasciamo così ad assaporare minimo un paio d’ore se abbiamo fretta, ma anche una notte intera come prevede la tradizione. Poi, prima di servire, si ribolle a fuoco basso senza mescolare troppo, bucando un po’ con un mestolo di legno per non rischiare di spezzare troppo il pane. Allungare se occorre con il brodo lasciato da parte.
La tradizione la vorrebbe in un tegame di coccio cosparsa di fettine di cipolla rossa cruda, una spolverizzata di pepe, un giro d’olio e messa in forno a scaldare e a far dorare la cipolla.
Alternativa moderna, sperimentata e validissima, prepararla in un tegame da microonde e scaldarla direttamente nel microonde. Abbiamo il vantaggio di non rischiare che si attacchi sul fondo come può succedere sul fuoco.
Servire con una bella girata di olio a crudo sopra, una grattata di pepe nero e altri fagioli a guarnire.
Vivamente sconsigliata prima di sessioni in park…
Buon appetito

fonte: www.cookaround.com (la ricetta è di marble)