Io non rovino le piste

appena tornato dalla domenica al Cimone, dove per la verità sembra più fine stagione che metà gennaio, vorrei cercare di descrivere a parole una sensazione che ogni rider dovrebbe provare: complici le lamine nuove della nuova tavol…

appena tornato dalla domenica al Cimone, dove per la verità sembra più fine stagione che metà gennaio, vorrei cercare di descrivere a parole una sensazione che ogni rider dovrebbe provare: complici le lamine nuove della nuova tavola (grazie Fede) e un centinaio di metri di pista non ghiacciata e con la giusta pendenza, sono riuscito a tirare 4, e non scherzo, 4 curve in conduzione, cosa che in questo inizio di stagione non ero ancora riuscito a fare…
per i non avvezzi, quando si fanno curve condotte la curva segue quasi fedelmente il raggio di sciancratura della tavola, in questo modo è come essere su un binario e non si "spazzola" la neve: normalmente la curva dovrebbe prevedere una diminuzione di velocità, ma in questo caso la tavola sembra accelerare, si ha proprio l’impressione di "dare gas", ed è fantastico!
purtroppo un po’ le condizioni della neve, delle nostre lamine, e soprattutto il livello tecnico di chi va in snowboard (troppi, troppi principianti spericolati..) ci hanno fatto additare come "rovina piste", in modo quasi sempre inappropriato: chi non ha piena padronanza del mezzo, sia esso sci o snowboard, sposta un certo quantitativo di neve ad ogni curva, facendo sì che a fine giornata si formino i famigerati "mucchietti" sulle piste.. mucchietti intorno ai quali lo sci continua a scavare, e sui quali proviamo le prime rotazioni o o primi "ollie"…

meglio condurre no?… 😉